Era una colossale e grossolana fake news inventata di sana pianta dal quotidiano “Libero” (di diffamare). Ma ci sono voluti oltre 8 anni per arrivare ad un verdetto di primo grado.
Diffamazione a mezzo stampa a prezzi di saldo. All inclusive prescrizione.
Garantisti con gli amici e giustizialisti con gli oppositori.
Nell’assordante silenzio della stampa di regime, è stato depositato questamani il dispositivo della sentenza emessa dal Tribunale di Cagliari, con la quale Belpietro Maurizio, quale Direttore di Libero Quotidiano è stato riconosciuto responsabile del delitto ascrittogli di omesso controllo e diffamazione a mezzo stampa, comminandogli una pena simbolica (€ 1000 di multa) e una esigua provvisionale a titolo di risarcimento danni in favore della parte civile.
Libero.Quotidiano “Libero” di diffamare a prezzi di black Fryday shopping!!! Soli € 1000 di multa per i sodali della macchina del fango filoberlusconiani, a fronte di un delitto che prevede fino a 3 anni di carcere. E, per di più, quegli agenti violenti della DIGOS, impressi nelle videoriprese dei telegiornali che hanno fatto il giro del mondo, sono rimasti impuniti e neppure identificati!
Giungendo, inoltre, ad assolvere il giornalista Andrea Scaglia che ha scritto l’articolo diffamatorio, “Al circo del Tribunale un pazzo aggredisce Berlusconi“, accogliendo la sconcertante richiesta del P.M., che ha fatto propria la sconclusionata tesi della difesa, di cui abbiamo già dato notizia giorni fa: https://www.lavocedirobinhood.it/index.php/2019/05/10/lettera-aperta-ad-un-giudice-della-repubblica-italiana-da-parte-di-quel-pazzo-che-al-circo-del-tribunale-aggredi-berlusconi/
Un articolo a comando per gettare fango sul fondatore del Movimento per la Giustizia Robin Hood – Avvocati senza Frontiere, fatto oggetto di una mirata campagna diffamatoria da parte di un cartello politico-affaristico-mediatico che mal vede la crescita di un’Associazione anticorruzione e antimafia, libera da padrini politici.
Una decisione sofferta attesa oltre 8 anni in cui si è fatto di tutto – e, di più – per insabbiare il procedimento, ovvero per fare prescrivere il reato, mandando indenni gli imputati. E, per di più, se non bastasse, per conoscere la motivazione ci vorranno altri 3 mesi. Prescrizione garantita!
La solita giustizia all’italiana. Debole con i forti, forte con i deboli.
La malagiustizia è la più grande piaga sociale che unisce tutte le vittime da oltre 150 anni di storia giudiziaria di questo Paese malato in cui la verità ci viene sistematicamente nascosta e la giustizia negata. Una malapianta che dobbiamo estirpare. L’unico modo è unire gli sforzi degli uomini di buona volontà che ricercano la pace, la verità e la Giustizia e rendere pubbliche le nostre storie per amore dei nostri figli.
Come diceva il Marchese del Grillo, personaggio satirico e letterario, nell’omonimo film di Mario Monicelli, ambientato nella Roma papalina ottocentesca, magistralmente interpretato da Alberto Sordi e Paolo Stoppa, nell’episodio “la morte della giustizia”, riprendendo una celebre frase di Giovanni Giolitti:
«Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano».
TRIBUNALE DI CAGLIARI -Sezione II penale- DISPOSITIVO DI SENTENZA -art.544 e segg. 549 c.p.p.-
REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il tribunale di Cagliari, in composizione monocratica, nella persona del dott. Simone Nespoli, alla pubblica udienza del 16 Maggio 2019, ha pronunciato e pubblicato, mediante lettura del dispositivo la seguente SENTENZA Nei confronti di Maurizio Belpietro – libero assente- Scaglia Andrea – libero già comparso – Imputati come in atti.
Visti gli articoli richiamati, 533 e 535 c.p.c. Dichiara Belpietro Maurizio colpevole del reato ascrittogli di cui al capo A) e lo condannare alla pena di € 1.000 di multa, oltre al pagamento delle spese processuali.
Visti gli artt. 538 e ss. c.p.p. condanna Belpietro Maurizio al risarcimento del danno in favore della parte civile Palau Giovannetti Pietro, rimettendo le parti davanti al competente Giudice civile per la sua esatta liquidazione, ed accordando in favore della medesima parte civile, una provvisionale immediatamente esecutiva pari ad € 5.000,00 (cinquemila). Visto l’art. 541 c.p.p. condanna Belpietro Maurizio, al pagamento delle spese sostenute dalla parte civile, spese che si liquidano in complessivi € 1.800,00 oltre IVA con maggiorazione di eque spese generali nella misura del 15%. Visti gli l’artt. 36 c.p., 9 e 12 legge n. 47 del 1948, ordina la pubblicazione della presente sentenza, per una volta, e per estratto sul quotidiano “Libero” e condanna l’imputato al pagamento della somma di € 2.000,00 (duemila/00) a titolo di riparazione. Visto l’art. 530 c.p.p. assolve Scaglia Andrea dal reato ascrittogli al capo b, perché il fatto non sussiste. Visto l’art. 544, comma 3, c.p.p., indica il termine di 90 giorni per il deposito della sentenza. Cagliari 16 Maggio 2019
Il giudice dott. Simone Nespoli.
Postato da: Conte di Montecristo
” Il Tribunale assolve Scaglia Andrea dal reato ascrittogli al capo b, perché il fatto non sussiste? “Ma se è stato proprio lui a scrivere l’articolo.doveva essere condannato come principale responsabile. Ma pare sia solito a scivere cazzz….te…