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PETROLIO BLU

domenica 06th, Gennaio 2008 / 10:18 Written by

di Heloisa Dutra Ponzo

LONDRA. "Entro il 2050 il riscaldamento globale causerà un miliardo di rifugiati, per sopravvivere alla siccità centinaia di milioni di persone lasceranno le loro case e scoppieranno nuovi conflitti per il controllo dell’acqua e di altre risorse naturali".

E’ questo lo scenario apocalittico descritto da un rapporto intitolato "Human Tide: The Real Migration Crisis" (la marea umana: la vera crisi della migrazione) commissionato dalla Christian Aid, un’importante organizzazione cristiana di beneficenza.

"Se non verranno prese immediatamente delle contromisure efficaci entro il 2050 il cambiamento climatico creera’ in tutto il pianeta almeno un miliardo di rifugiati", si legge nello studio.

"Un mondo con molti Darfur sta diventando un incubo sempre piu’ reale", avverte Christian Aid. Secondo l’organizzazione i Paesi più industrializzati sono i principali responsabili del cambiamento climatico: a loro spetta quindi pagare i costi necessari per aiutare le persone che saranno colpite dal riscaldamento globale.

"La migrazione causata dal cambiamento climatico e’ la minaccia piu’ urgente che dovranno affrontare i poveri della Terra nei prossimi anni", ha dichiarato John Davison, uno dei principali autori dello studio. Gli esperti sono convinti che i flussi di popolazione causati dalla siccità e dalle carestie alimenteranno i conflitti già esistente e ne provocheranno altri, soprattutto nelle zone più povere del pianeta, per stabilire il controllo sulle risorse naturali.

Gli scienziati prevedono che nei prossimi 100 anni le temperature aumenteranno di un minimo di 1,8 ad un massimo di 3 gradi a causa dei gas ad effetto serra causando carestie e inondazioni che minacceranno la sopravvivenza di milioni di persone. Il Comitato intergovernativo sul cambiamento climatico sostiene che entro il 2080 oltre 3,2 miliardi di persone, un terzo della popolazione mondiale, non avra’ acqua a sufficienza, 600 milioni non disporranno di abbastanza cibo e almeno 7 milioni dovranno affrontare costanti inondazioni. (ANSA).

Finalmente approvata alla Camera  la moratoria sull’acqua.

E’ stato approvato il 31 maggio u.s., dalla Camera dei Deputati, l’emendamento al Disegno di Legge Bersani contenente il provvedimento di moratoria sui processi di privatizzazione dell’acqua.

Un subemendamento del capogruppo, Angelo Bonelli, approvato, vieta infatti nuovi affidamenti a soggetti privati fino all’emanazione della riforma «della disciplina della gestione delle risorse idriche e dei servizi idrici integrati». L’emendamento prevede che, fino all’approvazione di una nuova normativa, in attuazione dei decreti correttivi del decreto ambientale, relativa alla gestione del servizio idrico integrato , siano sospesi tutti gli affidamenti a soggetti privati, compresi quelli attualmente in corso.

Il Parlamento dunque recepisce quanto da tempo – a partire dalla grande manifestazione nazionale di Palermo del 10 marzo scorso – i movimenti per l’acqua chiedono, attraverso le mobilitazioni territoriali e la campagna nazionale di raccolta firme per una nuova legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua.

Con questo provvedimento – vengono sconfitte tutte le accelerazioni verso la privatizzazione dell’acqua che a livello regionale e locale erano state portate avanti dalle lobbies del capitale finanziario, per respingere la campagna in corso per la ripubblicizzazione dell’acqua e per far trovare di fronte al fatto compiuto ogni possibile conquista normativa in direzione dell’acqua bene comune e diritto umano universale. «Lo stop ai processi di privatizzazione dell’acqua, anche di quelli in corso, è una grande vittoria ed un passaggio di straordinaria importanza per garantire l’accesso ad un bene che ogni anno diventa sempre più prezioso», ha gioito a fine serata Bonelli.

L’approvazione della moratoria dimostra una volta di più le ragioni del Forum dei Movimenti per l’Acqua che dal gennaio scorso ha iniziato una campagna di raccolta firme – ormai giunta sopra le 300.000 firme – per chiedere che l’intero ciclo dell’acqua sia tolto dal mercato e restituito, come bene comune e risorsa da conservare, allo spazio pubblico e alle comunità locali per una gestione che sia pubblica e partecipativa.

Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

Presentazione Video.

Oggi sulla Terra più di un miliardo e trecento milioni di persone non ha accesso all’acqua potabile. Nel giro di pochi anni saranno dunque oltre tre miliardi. E’ evidente ormai a tutti che il principale responsabile di tutto ciò siano l’insensatezza dell’uomo e il modello di sviluppo dell’economia che hanno prodotto un’enorme disuguaglianza nell’accesso all’acqua, generandone anche una sempre maggiore scarsità, a causa di modi di produzione letali per l’ecosistema. 

Qualcuno si è spinto fino a dire che tra non molto rimpiangeremo le "vecchie sane guerre per il petrolio" che saranno sostituite da quelle per l’approvvigionamento a quello  blu: l’acqua.

Gli allarmi si susseguono con  sempre maggiore intensità ma  vigliaccamente vengono ricacciati dai nostri pensieri. Preferiamo far finta di non sapere e pensare che in fondo il problema riguarderà altre generazioni e non la nostra.  Eppure questa è la generazione che ha ancora in mano le chiavi dell’azione.  

Il video che segue è un pugno nello stomaco perché raffigura  scenari futuri di cui ognuno di noi può essere nel suo piccolo catalizzatore o ostacolo. 

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