#PerNonDimenticarChiÈStato?

IL PERCHE’ DEL GIORNALE ON LINE

venerdì 07th, Settembre 2007 / 11:43 Written by

di Enrica Civelli

La presa di coscienza di un singolo individuo contribuirà al cambiamento nel destino di una nazione e condurrà infine ad un cambiamento nel destino di tutta l’umanità”, come soleva affermare il mahatma Gandhi. 

Questo è il motivo per cui abbiamo inteso sviluppare la “Voce di Robin Hood” on line, che si affianca all’opera di Avvocati senza Frontiere e del Movimento per la Giustizia, così da raggiungere chiunque desiderasse “ascoltare” la voce di chi voce più non ha, perché privati della libertà o ridotti al silenzio, a causa delle ingiustizie subite, ovvero di tutti coloro che non l’hanno mai avuta, perché costretti a vivere in stato di miseria e di totale abbandono, nel degrado e nell’emarginazione dalla possibilità di condurre una esistenza normale e dignitosa.

Amplificheremo le loro voci remote e i loro drammi inascoltati, per restituirgli quella speranza che la società civile sembra ormai avere dimenticato, nella convinzione che “ascoltandone” le sofferenze si possa noi tutti meglio comprendere il dolore generato dalla generale indifferenza e dall’egoismo che avvolgono il mondo ed attivarci affinché la giustizia ed i diritti umani vengano concretamente rispettati.
Parleremo di “eroi” sconosciuti, di gente comune, dei veri maestri di vita che, senza onori né glorie, si sono alzati da soli, dicendo NO! all’ingiustizia, alle prevaricazioni, alle violenze sui più deboli, al malaffare, alle mafie, contribuendo al cambiamento di questa società sempre di più attonita e annichilita nel proprio dolore, ormai assuefatta ad ogni tipo di abuso e violazione di qualsiasi diritto umano calpestato.
Non abbiamo alcuna pretesa di dare indicazioni politiche o lezioni di vita, ma vogliamo semplicemente denunciare i mali di cui siamo a conoscenza, sottaciuti dai media, per non continuare a restare indifferenti e smuovere le coscienze di chi crede che tutto vada bene e che la giustizia in cui tutti confidiamo sia una cosa pulita ed equanime, di cui potersi fidare e nella quale potere continuare a credere senza remore.
Parleremo di coloro che, con coraggio e amore per la verità, senza temere di dire ciò che effettivamente pensano, hanno dedicato la loro esistenza alla più nobile delle cause, lottando per una vita migliore per noi tutti, dove i sentimenti di giustizia, libertà, lealtà, democrazia, solidarietà siano pienamente rispettati. 

Come affermavamo nel n. 0 de “la Voce di Robin Hood” del novembre 1999 (le cui pubblicazioni vennero sospese nel 2002 per mancanza di fondi): “Abbiamo deciso di dar vita ad un sogno dimenticato dall’immaginario collettivo.

Un giornale dove poter scrivere e leggere la verità. Un giornale che abbia il coraggio di affrontare i problemi rimossi dalla società civile e dai media, per spezzare l’omertà e far emergere la Giustizia”. Insomma, una tribuna aperta, da cui potere liberamente dialogare sulla “falsa coscienza della società civile, sulla manipolazione dell’informazione, sull’illegalità istituzionale, sul crescente degrado della civiltà giuridica, della politica, dell’economia, dell’ambiente, sui grandi temi dei diritti umani negati e su un ordine mondiale di pace in cui trovare un modello di sviluppo compatibile con il rispetto delle diversità etniche, culturali, politiche, religiose”. 


Da quest’anno riusciamo finalmente a riprendere le pubblicazioni grazie a un parziale contributo della Regione Lombardia che ci permette di coprire i costi vivi, sino all’inizio del 2008. Potremo quindi continuare ad esistere, anche in seguito, solo attraverso il gradimento e l’interesse che quest’iniziativa editoriale saprà suscitare nei lettori, dai quali ci attendiamo pertanto il loro sostegno e qualsiasi forma di positivo contributo, inviandoci articoli, esperienze, casi di malagiustizia, saggi, offerte di collaborazione, inchieste giornalistiche e giudizi anche critici, che pubblicheremo volentieri, in quanto intendiamo costruire un luogo di dialogo aperto al pluralismo delle idee e al confronto delle forme di pensiero che attraversano la società, dove nessuno si senta depositario della verità, in maniera da superare le barriere culturali, ideologiche e religiose che sinora hanno diviso gli uomini di buona volontà, lasciandoli in balia degli interessi dei “Signori della Guerra” e dei poteri criminali che controllano i mercati, la politica, la cultura dominante, le chiese e le nazioni.  
Il prossimo numero de “la Voce di Robin Hood” on line uscirà in settembre, ma contiamo grazie a tutti coloro che vorranno aiutarci a farla conoscere e a sostenerci, anche semplicemente registrandosi nel sito, di riuscire al più presto a diventare un mensile…
ASCOLTIAMOLA!
Enrica Civelli
(Responsabile Progetto “Ascolta la Voce di Robin Hood”) 

One comment on “IL PERCHE’ DEL GIORNALE ON LINE”

  1. Ilaria ha detto:

    Non so come possiate reclamare di portare avanti questa nobile causa per gli altri quando non lo avete mai fatto per me quando ho avuto il coraggio dopo tanti anni di chiedere aiuto perchè la situazione di violenze, stalking, assalti, spoofing, furto dell’identitá online a scopo diffamatorio con i miei contatti e le autoritá, furti di documenti, furti telematici, tentato omicidio, diffamazione online e offline con le autoritá britanniche e i miei contatti, inclusi dottori e figure professionali, tutti mezzi che oggi come ieri sono sempre stati usati contro le forme di donna non conformi per isolarci, al punto che poi tutte le escalanti violenze che seguono rimangono nel buio, nell’omertá, nella demonizzazione e psichiatrizzazione delle vittime e delle nostre reazioni alla violenza, anziché contro coloro che queste violenze le attuano (uomini psicopatici, gruppi misogini di “freemasons” che hanno casa proprio nella polizia e nei tribunali, almeno in UK) e coloro che le tacciono (ovvero voi, la societá che traumatizza le donne vittime di violenza di quel secondo e peggiore trauma dopo la violenza, che tutte al 100% viviamo to some extent, ovvero quello di non essere credute). Ed é proprio questa omertá nel “buio” ció che garantisce a ogni tipo di violenza, soprattutto a quella di genere di continuare.

    Siccome vi ho chiesto aiuto per fare fronte alle mie circostanze estenuanti per ottenere un mandato di allontamento che salverebbe la mia vita e quella di mia figlia, e vi ho chiesto aiuto per tornare a casa, nell’unico paese che posso chiamare tale e voi non me lo avete dato, ho chiesto aiuto ai miei amici cinesi e mongoli che sono gli unici a parte i Kurdi- a mantenere uno spirito vagamente comunista e quindi incline alla condivisione delle risorse. Tali amici hanno fatto una colletta e non potendo comprarmi 2 biglietti di tragetto e benzina per andare a Belfast, mi hanno comprato un biglietto per Ulan Bator, in Mongolia, dove andró a insegnare inglese per l’equivalente di circa 300 euro al mese ai bambini nomadi. E´difficile sopravvivere al tradimento dei propri genitori, soprattutto perché hanno fatto gli anni ’70, e poi sono loro a ricalcare gli schemi misogini e classisti del sistema capitalista e quindi automaticamente necessitante di “streghe” da demonizzare e “scacciare” (i capri espiatori qualunque di ogni societa piramidale-leggete Sharpe e Mac Farlane). Senza rendervi conto che scacciare significa uccidere qui come nella foresta agli albori dei tempi, perché nessun essere umano puo´sopravvivere nella societá attuale senza una rete umana, nessuno, nel momento in cui i servizi pubblici e le risorse essenziali vengono negati, accesso a casa e lavoro, cure mediche, svago etc.non si puo sopravvivere, non si puó vivere.

    Appena riusciró nonostante tutto ad ottenere la cittadinanza britannica rinunceró a quella italiana perché l’Italia mi ha tradita nel senso piu assoluto in cui un essere umano nello stato in cui ero io nel 2022 dopo il tentato omicidio del 1 marzo possa essere tradito. Un giorno quando il farlo non mi metterá piu a rischio, pubblicheró la storia di quello che il sistema polizia-psichiatrico italiano fa alle donne vittime di atroci violenze, con il pieno supporto di tutti quei “familiari” e “amici” che se ne lavano le mani e si girano dall’altra parte. Per quanto riguarda Pietro Palau la cui fine su questo pianeta si appresta al finire, posso solo dire che vorrei che mi lasciasse la Voce Robin Hood, perché vorrei trasformarlo in un centro antiviolenza vero, l’unico in Europa, dato che tutti i centri antiviolenza ad oggi “disponibili” sono delle farse assolute dove le donne non trovano quasi mai il supporto che cercano, dove non ci sono neanche avvocate penaliste, il che giá indica il livello di ridicolo e di farsa di tali luoghi dato che se si tratta di violenza domestica e violenza di genere contro le donne si tratta quasi sempre di casi PENALI non civili. Casi che una donna normalmente vuole discutere solo con un’altra donna e quindi le avvocate se Pietro lascerá ad Ipazia la Voce di Robin Hood saranno penaliste. Inoltre se mi lascerá la Voce di Robin Hood, in questo centro Antiviolenza le donne potranno scegliere terapie olistiche e integrative dello sciamanesimo nativo delle nostre Alpi e nord Italia cosi simile a parallelo allo sciamanesimo nativo di tutto il territorio Euroasiatico. IN questo nuovo e rivoluzionario centro antiviolenza, le donne saranno loro stesse a indicare ció di cui hanno bisogno per guarire, e potranno intraprendere studi di pace sulla comunicazione non violenta e sulle pratiche di consenso delle societá matriarcali residue della Cina e della Nuova Guinea, per trovare quel filo rosso fuori dal labirinto. Questo perché il patriarcato non puó offire gli strumenti per uscire dai suoi stessi labirinti.

    Io sono stata diffamata con i miei contatti attraverso il mio stesso Linguaggio-Terapia d’Ombra, ovvero attraverso lo spamming online e via sms di frammenti manipolati dei miei scritti Gestalt e i miei post di Pubblica Pantomima per rappresentare la Voce della Rabbia legittima attraveso cui La Dea-Donna Selvaggia, ovvero le forze stesse della Natura piú vergine e “adamete”l si guarisce dopo la violenza umana. Questo ha servito lo scopo di diffarmare la mia figura professionale nel proporre modelli alternativi sia di kinship che di comunicazione per uscire dai labirinti creati dalla nostra stessa societá e forma mentis. Le autoritá stesse hanno ricevuto centinaia di messaggi folli e violenti, che nessuno che non voglia finire in galera a vita scriverebbe mai salvo essere completamente folle e incapace di intendere e di volere. Ripeto per l’ultima volta che qualunque messaggio violento chiunque possa avere ricevuto a mio nome, tali messaggi non sono farina del mio sacco anche se il linguaggio puó sembrare in parte il mio, lo stesso dei post sulla rabbia femminea allo stato selvatico. Questi sono solo mezzi disonesti per discreditare la mia persona e il mio immenso lavoro. Se scrivo e pubblico il Linguaggio Sacro della Rabbia della Donna-Dea, della Donna-Natura, questo non significa certo che scrivo o scriverei mai messaggi d’odio alle autoritá, ai professori, ai colleghi, ai dottori, alle mie amiche, a mia madre, o ai miei genitori. Ho ringraziato Mark, il mio stalker, il capo del gruppo di uomini massoni che mi ha perseguitato dal 2020 o piú per avermi separata da tutte le persone che amavo, soprattutto dai miei genitori e false amicizie. L’ho ringraziato perché senza gratitudine non si puó guarire, ma non e´stato facile trovare un motivo per ringraziare Mark. Tuttavia ora l’ho trovato. Perché se tutto questo non fosse accaduto io non mi sarei mai resa conto fino a che punto sono sempre e solo stata invisibile alle persone che credevo mi conoscessero.
    Che credevo mi avrebbero difesa e protetta. In realtá una donna sola di cui nessuno conosce la bontá non é mai al sicuro nel patrriarcato, perché nel momento in cui qualcuno inizierá la caccia alla strega—che sempre si scatena come una psicosi collettiva e pressoché inevitabile contro le forme di donna isolate e non conformi- nessuno le crederá. E del gossip, delle chiacchere di portineria si ingigantiranno, si uniranno alle diffamazioni e proiezioni dei familiari che hanno cresciuto il sole in casa senza riconoscerlo. E cosi nascono i miti delle “streghe cattive” che altro non sono che le Donne Selvatiche escluse dalla festa della bella Aurora. In realtá nessuno sospetta che quella strega “cattiva” tradita dai suoi familiari e “amici”, gettata al rogo senza processo, ora come allora, era solo una donna neurodivergente che si occupava di comunicazione non violenta e che ha scelto di diventare una madre single perché non si puó recuperare facilmente una vita distrutta dalla diffamazione, non si puó portare avanti il proprio lavoro, tanto meno mantenere una relazione, quando la maggior parte delle nostre relazioni avvengono ormai online quando non viviamo insieme, sono quindi vulnerabilissime alle infinite realtá fittizie che qualunque demente puö creare online. Nessuno lo crederebbe che mi occupo di comunicazione non violenta, Consenso nelle societá indigene, e protezione delle societá di Pace in via d’estinzione dopo uno spoofing ad arte. Ci sono assicurazioni oggi giorno per proteggere la gente dallo spoofing e da online identity theft a scopi diffamatori. Ma potersela pagare é un privilegio. In ogni caso la veritá si puö nasconderla ma prima o poi verrá fuori e niente e nessuno puö cancellarla. Un giorno se Pietro lascerá ad Ipazia La Voce di Robin Hood, Ipazia si occuperá di trasformarla davvero in un mezzo di Veritá. Matriarcato non significa il dominio delle donne sugli uomini. Il matriarcato significa Madre al Principio. Significa che le donne vengono prima perché partoriscono la Vita e Tessono il Sogno della Vita, al costo della nostra stessa vita. Nei veri matriarcati le Nonne si occupano semplicemente del fatto che il Consenso sia rispettato nelle loro famiglie allargate e matrilineari. Nessuna scelta fatta alle spalle di altri interessati. Nessuna decisione imposta finché tutti sono d’accordo. Societá senza padri, senza mariti, e soprattutto senza avvocati. Un caso?

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