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Sostieni la Denuncia nei confronti del Governo Italiano per Concorso negli Atti di Pirateria e Terrorismo Internazionale di Israele

sabato 04th, Ottobre 2025 / 21:24 Written by

A seguito degli atti di pirateria internazionale commessi dallo Stato di Israele e legittimati dal Governo italiano si rende necessario esigere l’immediato rilascio degli ostaggi italiani, fatti oggetto di arresto illegale (Art. 606 c.p.), torture (Art. 613-bis c.p.) e sequestro di persona a fini di terrorismo internazionale (Art. 289 bis c.p.).

Sostieni e diffondi la denuncia con messa in mora dello Stato italiano, complice del genocidio in atto, divulgando all’opinione pubblica l’atto di diffida stragiudiziale e contestuale denuncia in calce, inviato nella notte del 3 ottobre u.s. alle Autorità italiane e all’Ambasciata a Tel Aviv, a cura dello Staff delle Associazioni Avvocati senza Frontiere, O.d.V. Movimento per la Giustizia Robin Hood e Associazione 5 Stelle per la Legalità, parte dello Staff internazionale di Flotilla Lawyers.

In poche ore dopo la pubblicazione di questa denuncia sui canali social siamo stati coperti da una valanga di insulti irripetibili a difesa dell’operato farisaico del Governo italiano di cui ringraziamo gli autori, in quanto dimostrano l’efficacia della nostra azione a sostegno alla pattuglia degli eroi provenienti da tutto il mondo (44 Nazioni), che hanno dato vita alla Flotilla di pacifisti, i quali mettendo a repentaglio le loro vite, hanno attraversato cieli, oceani e mari per portare gli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza sotto assedio, sostituendosi ai loro Governi, resisi complici del vile genocidio di un intero popolo inerme.

Riportiamo alcune dichiarazioni dopo il suo rilascio del giornalista italiano di Fanpage.it Saverio Tommasi: “Erano almeno 15-20 persone armatissime, col volto coperto, reparti speciali della Marina Militare israeliana” … “Mi hanno umiliato e strappato con violenza le fedi dal dito“, racconta all’intervistatore che commentando l’accaduto ricorda “come facevano i nazisti con gli ebrei“.”Volevano appunto strapparci l’oro . Rubare l’oro alle persone lo facevano i nazisti. Ci strizzavano i pettorali per perquisirci, per farci tenere le braccia alzate. Non è all’interno di una democrazia questo grado di violenza esercitata“, prosegue.

“Ci trattavano come scimmie“. “Ho ricevuto botte sulla schiena, botte sulla testa e poi ridevano, ridevano di tutto questo. Mi avevano affiliato un altro nome – bitinni o vitinni – probabilmente assimilabile a qualcosa tipo “imbecille” … Ci dicevano “down down, up up” varie volte. Tutte le volte che dicevano down, uno si doveva abbassare sempre di più, fino ad arrivare con la testa fino alle ginocchia. E poi up. Se lo gridavano più forte rimetterti con la schiena dritta, ma sempre a testa abbassata. Altrimenti se lo dicevano più piano, ti dovevi alzare piano piano“, continua.

Saverio spiega che “non gli è stato permesso di parlare con l’avvocato“, sebbene presente.

Poi la detenzione. “C’erano dei cani lupo all’ingresso del porto, mentre noi eravamo seduti in terra guardando in basso, che ovviamente abbaiavano e li portavano vicino. Durante il regime detentivo urlavano. Non esisteva riferirsi ad un’altra persona con una tonalità di voce normale, c’era soltanto la possibilità di urlare per impaurirci. Poi ci spostavano di cella in cella. Noi eravamo da 15, perciò abbiamo dormito in terra, alcuni di noi oppure nei letti due per letto. Il cibo era molto poco. Non davano bottiglie da bere, potevamo soltanto bere l’acqua del bagno di un sapore rancido“, conclude.

Di analogo tenore le dichiarazioni di altro giornalista Lorenzo D’Agostino, rilasciate all’agenzia turca Anadolu:

➡️“Una volta a terra si sono comportati come un gruppo terroristico. Siamo stati presi a calci, tenuti per due giorni senz’acqua potabile. Hanno fatto di tutto per umiliarci.”

La più colpita è stata il simbolo più in vista di tutti: Greta Thunberg, segregata in una stanza piena di cimici. E non solo. Come racconta sempre D’Agostino:

➡️“Greta, che è poco più che una bambina, è stata bendata, ammanettata, trascinata, costretta a baciare la bandiera israeliana.”

Anche gli attivisti turchi liberati hanno reso dichiarazioni similari:

➡️“Hanno tormentato Greta Thunberg, l’hanno trascinata a terra, l’hanno costretta a baciare la bandiera israeliana. Greta è solo una bambina.” – Ersin Celik

➡️“Ci hanno fatto aspettare ore sotto il sole, lasciandoci senza acqua e cibo. Sui muri della prigione c’erano scritte in arabo. Chi è stato detenuto lì dal 2019 ha scritto i nomi dei propri figli: ora capisco Gaza ancora meglio.” – Ikbal Gurpınar

➡️“Gli israeliani ci hanno impedito di avere medicine, ci hanno dato solo acqua dopo 32 ore. Avevamo a malapena cibo. Ci hanno svegliati alle 3 del mattino con cani e cecchini che entravano nelle nostre stanze, ci svegliavano ogni 2 ore per impedirci di dormire. Hanno fatto questo a noi, cittadini innocenti che possono contare su assistenza diplomatica, possiamo solo immaginare cosa fanno ai palestinesi.”

Davanti a questi racconti riteniamo che non ci sia spazio per il silenzio o la neutralità.
Quanto accaduto è una delle pagine più vergognose della storia di Israele e dell’umunità rimasta silente, voltando lo sguardo altrove o, peggio, inneggiando allo sterminio di massa di donne, bambini e anziani, “colpevoli” di essere nati in Palestina e di non avere abbandonato la loro terra, per lasciare il passo al folle progetto messianico della grande Israele e alle mire egemoniche e speculative sulla striscia di Gaza, dove esiste al largo delle sue coste il giacimento “Marine”, uno dei più grandi del Mediterraneo orientale. Conteso per anni e la cui licenza di utilizzo è condivisa da un fondo arabo ed Eni. Cosa che la dice lunga e ben spiega la condotta del Governo Italia, in quanto in grado di soddisfare, se sviluppato, le esigenze energetiche dei Territori palestinesi per diversi decenni.


Se i nostri politici europei e i governanti delle maggiori nazioni del mondo, come gli USA e i Paesi arabi, non riescono a provare empatia e ad immedesimarsi nel dolore altrui, giungendo addirittura a giustificare il genocidio di un intero popolo, allora vuol dire che abbiamo perso, davvero, ogni traccia di umanità.

Un pensiero profondo e solidale va a tutti gli attivisti della Flotilla, a chi ha subito ingiustizie e violenze, a chi ancora non è libero e, prima di tutti, ai bambini, alle donne, agli anziani, alla popolazione di Gaza, ormai rasa al suolo, e dilaniata dagli incessanti bombardamenti quotidiani e distruzione del loro futuro.


Per queste ragioni e per avere assediato, affamato e trucidato casa per casa, ogni giorno, un popolo indifeso, provocando oltre 250.000 vittime tra morti, dispersi e feriti, nonché l’esodo forzoso da Gaza City di oltre 900.000 residenti, riteniamo che Israele debba venire bandita delle Nazioni Unite quale popolo incivile indegno di appartenere alla comunità internazionale.
Firma la denuncia contro lo Stato italiano per concorso in genocidio.

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